Con la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà il cittadino può dichiarare, sotto la propria responsabilità, di essere a conoscenza di fatti, stati e qualità personali che lo riguardano (ad es. essere erede). Si differenzia dall'autocertificazione perché con quest'ultima si sostituiscono dei certificati, cioè atti, in possesso di una pubblica amministrazione.
La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà deve essere autenticata solo se diretta ad un privato (autentica della firma). Se è rivolta ad una Pubblica Amministrazione la firma non deve essere autenticata, ma sottoscritta davanti al dipendente addetto oppure presentata da un'altra persona o via fax con allegata la fotocopia del documento di identità della persona che ha firmato. L'autenticazione può essere richiesta da una Pubblica Amministrazione o da gestori di servizi pubblici solo se serve per la riscossione di benefici economici.
La dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà non può contenere dichiarazioni aventi valore negoziale e procure. Pertanto non è possibile autenticare:
- Dichiarazioni d'impegno e di volontà
- Accettazioni o rinunce d'incarico
- Procure (comunque siano denominati, sono atti con cui l'interessato conferisce ad altri soggetti il potere di agire in nome e per proprio conto)
- Dichiarazioni future
- Scritture private e meri rapporti tra privati
- Fogli in bianco
- Documenti che non siano scritti in lingua italiana e senza idonea traduzione
In caso di dichiarazioni mendaci si è punibili secondo quanto previsto dagli articoli 75 e 76 del Decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000 n. 445.
Chi la può richiederePuò richiederla qualsiasi persona maggiorenne e capace di intendere e volere (anche residente in un altro comune italiano ) presentandosi personalmente allo sportello URP, munita di un documento di identità valido.
CostiL'autenticazione di sottoscrizione è soggetta all'imposta di bollo fin dall'origine (€ 16,00), ai sensi del D.P.R.642/72, a meno che non siano previste, da norme di legge specifiche, per l'uso al quale tale documento è destinato, l'esenzione dall'imposta di bollo.