Chiarimento in merito al Canone unico sui passi carrai e accessi.
Pubblicata il 9 ottobre 2025 | Generiche
In queste settimane molti cittadini di Pieve hanno ricevuto o stanno ricevendo il bollettino PagoPa attraverso cui sono chiamati a contribuire economicamente al bilancio comunale versando al Comune di Pieve di Cento il "Canone Unico 2025 sui passi carrai e accessi".
Crediamo sia doveroso fornire chiarimenti ai tanti cittadini che giustamente ed educatamente ci chiedono spiegazioni:
Di cosa si tratta?
E' un tributo richiesto ai cittadini la cui proprietà (o bene in affitto) abbia un accesso su una strada comunale.
E' dovuto a prescindere dalla presenza o meno del cartello di divieto di sosta per passo carraio perchè è legato solo alla presenza di un accesso carrabile su strada, indipendentemente dalla presenza o meno del divieto di sosta.
L'importo è annuale, è proporzionato alla larghezza dell'accesso e cambia in funzione del fatto che si tratti di un accesso all'interno o all'esterno del Centro storico (per esempio: a un passo di larghezza standard, 3 m, corrisponde un canone di 66 € all'anno ovvero 5,5 € al mese se è fuori dal Centro Storico, e di 79,2 € all'anno, ovvero 6,6 € al mese, se è dentro al centro storico).
E' stato reintrodotto dall'Amministrazione Comunale a partire da quest'anno.
Esisteva già (se pur con un nome e una norma di riferimento differente) prima del 1998. E' continuato ad esistere per tutti i cittadini che hanno un accesso su strade provinciali (in quel caso il canone è dovuto alla Provincia, oggi Città Metropolitana).
Esiste in tanti altri Comuni anche nel bolognese.
Perchè e in che modalità è stato reintrodotto?
la decisione è stata assunta dal Consiglio Comunale in occasione dell'approvazione del bilancio 2025 ovvero a dicembre 2024 e, come spiegato dal Sindaco nell'editoriale del periodico Cronache uscito appunto a dicembre 2024, il motivo è essenzialmente che il Comune vuole mantenere i servizi rivolti ai cittadini ma per farlo deve far fronte all'aumento generalizzato delle spese (oltre che all'aumento di alcuni bisogni).
In assenza di aumenti delle risorse trasferite dallo Stato e dopo aver negli anni fatto ricorso a tutti i possibili "tagli" e a tutti i possibili strumenti a disposizione dei Comuni, per mantenere gli stessi servizi l'unica soluzione è aumentare le entrate e quindi ha deciso di chiedere questo sforzo economico ai propri cittadini, adeguando in tutto e per tutto tale richiesta alle regole e importi che già valevano per quei cittadini pievesi con un accesso su strade provinciali, che da sempre hanno pagato tale Canone alla Città Metropolitana di Bologna.
Come ogni tributo rappresenta senz'altro uno sforzo, ma torna alla Comunità sotto forma di servizi per tutti i cittadini (anche se purtroppo ci sono alcuni cittadini che, pur usufruendo dei servizi, non pagano i tributi, ovvero non contribuiscono al costo dei servizi per tutti e quindi anche per loro).
Cosa fare se non si comprende o non è chiaro il proprio bollettino?
I bollettini PagoPa ovvero la definizione del loro importo e l'associazione fra accesso e proprietario deriva da un lavoro di censimento ex novo effettuato nei primi mesi del 2025 e di cui si diede notizia mediante apposite comunicazioni (cfr notizia pubblicata sui canali del Comune il giorno 4 aprile 2025).
Certamente in questo primo censimento è probabile, per certi versi inevitabile, che vi siano errori o inesattezze.
Pertanto qualora si dovessero riscontrare anomalie o anche solo aspetti non chiari, ci scusiamo, ma vi informiamo che l'ufficio tributi è a disposizione per ascoltarvi ed eventualmente correggere gli errori:
di persona dal lunedì al venerdì (dalle 9:00 alle 12:00) oppure via mail tributi@comune.pievedicento.bo.it .
Si chiede solo di avere la pazienza necessaria a fronte del fatto che l'ufficio tributi è composto da un'unica persona a cui crediamo sia dovuta comprensione, oltre che rispetto, qualora dovesse impiegare un po' di tempo a fornire le risposte.
Cosa succede in caso di condomini o proprietà condivise di uno stesso "passo"?
In questi casi il bollettino è stato spedito ad uno solo dei proprietari, pertanto, nel caso di semplici proprietà condivise (senza condominio) è consigliabile ripartire autonomamente la spesa fra i vari proprietari, in alternativa è possibile richiedere all'ufficio tributi l'emissione di più bollettini PagoPa. Nel caso di condomini gestiti da Amministratore è possibile, anzi consigliabile chiedere all'amministratore di contattare l'ufficio tributi e chiedere l'emissione del bollettino intestato al Condominio e quindi l'unico importo sarà ripartito e suddiviso fra tutti i condomini.
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